L’INDUSTRIA 4.0 E IL PIANO NAZIONALE

Industria 4.0: cos’è e cosa prevede il piano nazionale italiano

In un paese come l’Italia dove le imprese manifatturiere rappresentano il motore della crescita e dello sviluppo economico, il piano nazionale Industria 4.0 fonda le sue basi con l’obiettivo di creare un ambiente proficuo per le imprese. A supporto di quest’ultime, nascono una serie di misure volte a incentivare gli investimenti per l’innovazione e la tecnologia.

Con il nuovo piano nazionale Industria 4.0 l’industria torna a svolgere un ruolo centrale per il ministero dello sviluppo, con il conseguente incremento delle leve competitive sul mercato italiano.

Industria 4.0 e nuove tecnologie

Il termine 4.0 fa riferimento alla quarta rivoluzione industriale dove, i protagonisti indiscussi, sono le nuove tecnologie abilitanti come: sensori e connessioni wireless, supportate dall’impiego di informazioni, sistemi computazionali, analisi dei dati e componenti perfettamente integrati ed integrabili.

La Francia, la Germania, il Regno Unito e l’Olanda, hanno anticipato iniziative analoghe, seguite poi dall’Italia e riepilogate in quello che è stato poi definito piano nazionale industria 4.0.

All’interno del piano nazionale industria 4.0, sono riepilogate ed approfondite tematiche in merito a: innovazione e crescita, credito per l’innovazione, premi per chi investe nel futuro dell’industria 4.0 e per chi dà valore a beni immateriali e competenze, accelerando l’innovazione.

Per quanto riguarda l’investimento per la crescita delle PMI italiane, il piano, fa riferimento alle importanti tematiche riferite ad ammortamento ed iperammortamento a cui le imprese che decideranno di innovare, potranno accedere.

Piano nazionale italiano: quali sono i cambiamenti per l’anno 2019?

È entrata in vigore il 1° gennaio, con diverse novità per le imprese, la legge di bilancio 2019. L’ormai celebre agevolazione del super-ammortamento (30%), riferita al rinnovo dei beni strumentali indipendentemente dal loro livello tecnologico, non è stata prorogata. Nonostante ciò, è importante sottolineare che tale opportunità potrà essere sfruttata al più fino al 30 giugno 2019, solo nel caso in cui entro il 31 dicembre 2018 sia stato effettuato e confermato l’ordine di acquisto e pagato un acconto di almeno il 20%.

L’iper-ammortamento del 250%, è stato prorogato per un altro anno. In quest’ottica, saranno ammessi gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2019 o entro il 31 dicembre 2020, a condizione in questo caso che entro il 31 dicembre 2019 venga confermato l’ordine e pagato almeno il 20%.

Qual è la novità del piano nazionale industria 4.0?

La novità principale riguarda la suddivisione e la differenziazione dell’agevolazione in differenti scaglioni al crescere dell’importo dell’investimento. La maggiorazione del costo di acquisizione degli investimenti si applica nella misura del:

  • 170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
  • 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.

Per tutti gli investimenti di importo superiore i 20 milioni di euro non ci sarà alcuna agevolazione.

Questi piani nella fattispecie, consentono una supervalutazione degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0.

Per chi beneficia dell’iperammortamento, il piano per lo sviluppo dell’innovazione in Italia, prevede la possibilità di fruire dell’agevolazione anche per gli investimenti in beni strumentali immateriali come software e sistemi IT. In merito quest’aspetto, viene confermata, senza modifiche, l’agevolazione nella misura del 40% anche per il 2019. Sono valide le stesse tempistiche dell’iper ammortamento.

La legge di bilancio introduce poi la mini IRES, l’agevolazione concessa per i contribuenti che reinvestono gli utili nell’acquisto di beni immateriali strumentali e per l’incremento dell’occupazione.

Dal 2019 verrà dunque applicata un’aliquota IRES ridotta dal 24% al 15%. Dagli investimenti sono tuttavia esclusi immobili e veicoli.

L’agevolazione Sabatini Tre per l’acquisto tramite finanziamento o leasing di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle PMI, sarà ancora valida e usufruibile, grazie allo stanziamento di 480 milioni di euro per gli anni che vanno dal 2019 al 2023; nello specifico: 48 milioni per il 2019, 96 milioni per ciascun anno dal 2020 al 2023 ed altri 48 milioni di euro per il 2024.

Anche i contratti di sviluppo sono stati riconfermati con uno stanziamento di oltre 150 milioni di euro distribuiti nel triennio 2019-2021. Questa agevolazione è dedicata ai grandi progetti nel settore industriale, turistico, efficientamento energetico e tutela ambientale.

A CHI SI RIVOLGE L’AMMORTAMENTO E L’IPERAMMORTAMENTO?

I beneficiari di tali agevolazioni sono tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa. L’accesso a queste agevolazioni, avviene in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e tramite autocertificazione.

Per gli investimenti in iper-ammortamento superiori a 500.000 € per singolo bene è necessaria una perizia tecnica giurata da parte di un perito o ingegnere iscritti nei rispettivi albi professionali e attestante che il bene possiede determinate caratteristiche tecniche. Il progetto Industria 4.0, è soggetto ad una serie di benefici fiscali ed economici (come sopra), che hanno lo scopo di incentivare le imprese ad investire nell’innovazione, promuovendo e incentivando un ambiente favorevole alle imprese, viste come un motore per l’economia dell’intero paese.

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