Proroga del MISE sul 4.0

Il credito di imposta, di cui può godere l’azienda, ha lo scopo di rimuovere i possibili ostacoli che possano incidere negativamente sul suo sviluppo tecnologico e competitività sul mercato.

Un’azienda che acquista una macchina interconnessa ha una percentuale del costo di acquisizione maggiorato, che prevede dei costi strumentali più alti, che risultano in una riduzione delle tasse.

Alla luce di quanto sta avvenendo nel mercato, il MISE ha effettuato una proroga sul 4.0, mantenendo la percentuale del credito d’imposta 4.0 al 50% valida  anche se la consegna avverrà dopo il 30 giugno 2022, approvando le consegne entro il 31 12 2022 per gli investimenti avviati prima del 31.12 2021.

Vista la scarsa reperibilità di materie prime, che non permette di far fronte alle richieste del mercato in breve tempo, Giorgetti annuncia la notizia per le aziende acquirenti che si garantiscono un 10% in più di credito di imposta (da 40 a 50%).

Come già sappiamo, il credito d’imposta viene goduto come compensazione su F24 con l’uso dei 6 NUOVI codici tributo istituiti con la risoluzione dell’AdE n. 3/E del 2021 per utilizzare in compensazione i bonus previsti dalla legge di Bilancio 2020 e dalla legge Bilancio 2021 e 2022. L’agevolazione verrà goduta dall’impresa in 3 quote annuali (erano 5 nel 2020) di pari importo a decorrere dall’anno di interconnessione dei beni.

La transizione 4.0, rispetto all’ Industria 4.0 ha aggiunto alcuni adempimenti formali, come indicato nella pagina del MISE

La differenza sostanziale dell’agevolazione 2022, rispetto all’agevolazione Industria 4.0, è che, iniziando dal 2020, l’iperammortamento diviene un credito di imposta, il beneficio fiscale è calcolato come percentuale del costo di acquisizione del bene. Nel 2022, rispetto al 2021, i benefici per chi acquista macchinari vengono gradualmente diminuiti con le percentuali del costo del bene,  e così il massimale degli investimenti per singolo periodo temporale agevolato.

Il bene strumentale per essere agevolabile deve essere programmabile, interconnesso (per comunicare e ricevere le istruzioni sul proprio comportamento), interconnesso con i sistemi logistici, avere un’interfaccia uomo-macchina, tutelare la salute delle persone, poter ricevere una tele-diagnosi e manutenzione del bene, avere dei sensori, poter ricevere controllo da remoto, e fornire la modellizzazione del funzionamento della macchina.

Di seguito vengono presentate maggiori dettagli sul Credito di Imposta per i beni materiali per la trasformazione Digitale delle Imprese .

CREDITO D’IMPOSTA 2021- 2025 PER BENI MATERIALI FUNZIONALI ALLA TRASFORMAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALE DELLE IMPRESE (allegato A annesso alla Legge di bilancio 236/2017)
Periodo di consegna della macchina % Credito d’imposta massimo Quota di investimenti per periodo
16/12/2020 – 31/12/22 (*) con acconto 20% pagato entro 31 dicembre 2021

(*) Proroga predisposta dalla conversione in legge del 24 febbraio 2022 del Decreto Milleproroghe 2022 (D.L. 30 dicembre 2021, n. 228, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi)

50% del costo del bene Fino a 2,5 milioni (€)
1/1/ 2022-31/12/2022 (o 30/6/2023 con acconto 20% pagato entro 31 dicembre 2022) 40% del costo del bene Fino a 2,5 milioni (€)
1/1/ 2022-31/12/2022 (o 30/6/2023 con acconto 20% pagato entro 31 dicembre 2022) 20% del costo del bene Oltre i 2,5 milioni e fino a 10 milioni (€)
1/1/ 2022-31/12/2022 (o 30/6/2023 con acconto 20% pagato entro 31 dicembre 2022) 10% del costo del bene Oltre i 10 milioni (€) (fino a 20 milioni di limite massimo)
 

Dal 1/1/2023 e fino al 31/12/ 2025 (o 30/6/2026 con acconto 20% pagato entro 31 dicembre 2025)

20% del costo del bene Fino a 2,5 milioni (€)
10% del costo del bene Oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni (€)
5% del costo del bene Oltre i 10 milioni (€) (fino a 20 milioni di limite massimo)

 

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