ZES Unica – riforma significativa per il Mezzogiorno d’Italia

La ZES Unica è una riforma significativa per il Mezzogiorno d’Italia che entra in vigore dal 1° gennaio 2024.

Questa nuova Zona Economica Speciale unificherà le regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna in una singola entità, sostituendo le otto ZES precedentemente esistenti.

Il governo ha stanziato 1,8 miliardi di euro per supportare le imprese che investono in beni strumentali da destinare a strutture produttive situate nei territori della ZES Unica.

Le aziende possono beneficiare di un credito d’imposta che può arrivare a coprire fino al 50% delle spese sostenute per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 15 novembre 2024.

Campania, Puglia, Calabria, Sicilia Abruzzo (Aree Carte Aiuti) Molise, Basilicata, Sardegna Provincia di Taranto e Area Sulcis Sardegna
Piccole imprese 60% 35% 50% 70%
Medie imprese 50% 25% 40% 60%
Grandi imprese 40% 15% 30% 50%

 

Le imprese interessate potranno inviare la comunicazione degli investimenti effettuati all’Agenzia delle Entrate dal 12 giugno al 12 luglio 2024. Per l’acquisto di beni strumentali, l’investimento minimo richiesto è di 200.000 euro, mentre quello massimo è di 100 milioni di euro

La ZES Unica è stata progettata per stimolare lo sviluppo economico e la coesione sociale nelle aree più svantaggiate del Mezzogiorno d’Italia. I settori che beneficeranno maggiormente di questa riforma includono:

  • Produzione primaria di prodotti agricoli: aziende attive nell’agricoltura potranno usufruire delle agevolazioni per modernizzare le loro strutture e incrementare la produzione
  • Pesca e acquacoltura: il settore ittico potrà beneficiare di investimenti in nuovi macchinari e tecnologie per migliorare l’efficienza e la sostenibilità
  • Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli: le imprese che lavorano nella trasformazione alimentare potranno investire in attrezzature più avanzate e espandere le loro operazioni

SPESE AGEVOLABILI

  • Acquisto, mediante anche contratti di locazione finanziaria, o nuovi macchinari, impianti e attrezzature
  • Acquisizione, ampliamento e realizzazione immobili strumentali gli investimenti
  • Acquisto terreni

 

Il credito d’imposta è cumulabile con aiuti de minimis e con altre tipologie di misure di favore di carattere generale, nel limite massimo rappresentato dal costo sostenuto.

 

Queste misure sono state introdotte per incentivare gli investimenti in settori chiave che possono guidare la crescita economica e l’innovazione nelle regioni del sud Italia.

 

Grazie a una preliminare analisi delle attività, delle progettualità a breve e medio termine del cliente, siamo in grado di individuare le strategie più giuste per la tua industria.

CONTATTACI per una consulenza!!!

Lascia un commento