CLOUD COMPUTING E INDUSTRIAL INTERNET OF THINGS PER FAVORIRE IL PROCESSO DI INNOVAZIONE DELLE FABBRICHE

Industrial Internet of things

Industrial Internet of Things è un’espressione molto utilizzata nell’ambito dell’industria 4.0 e si riferisce a strumenti e oggetti sempre più smart che stanno letteralmente rivoluzionando lo scenario aziendale e produttivo, sempre più connesso e ottimizzato attraverso dati e analisi digitali decentralizzate.

Il suo scopo è di ottimizzare i processi produttivi acquisendo informazioni da macchine connesse tramite internet per stimarne e valutarne, utilizzando anche modelli di calcolo complessi, l’efficienza e l’affidabilità con conseguente risparmio in termini di costi, di manutenzione e di fallimenti.

IIoT: scopri come delocalizzare i processi organizzativi

Con l’Industrial Internet of Things si entra nell’era della delocalizzazione dei processi organizzativi e decisionali. Si genera una struttura e un’organizzazione più flessibile e se ne decentralizzano i processi decisionali sfruttando l’interazione tra macchine, operatori e impianti di produzione per una risposta più veloce a tutti i livelli.

La decentralizzazione dei processi decisionali avviene grazie al cloud computing, ovvero la distribuzione di servizi di calcolo, come server, risorse di archiviazione, database, rete, software, analisi e intelligence, tramite Internet, per offrire innovazione rapida, risorse flessibili ed economie di scala.

Cloud computing

Il cloud computing rappresenta per le aziende, la rivoluzione in materia di risorse IT in quanto permette di eliminare, o quantomeno ridurre drasticamente, i costi associati all’acquisto, alla gestione e manutenzione di data center locali. Questa peculiarità è strettamente legata alla possibilità dei servizi di cloud computing di ridimensionare le risorse in modo elastico fornendo la giusta quantità di risorse IT, ad esempio una quantità maggiore o minore di potenza di calcolo, risorse di archiviazione e larghezza di banda, proprio quando è necessario. Inoltre, la maggior parte dei servizi di cloud computing, viene fornita in modalità self-service e su richiesta, quindi è possibile effettuare il provisioning anche di grandi quantità di risorse di calcolo in pochi minuti, configurando agilmente la soluzione più adatta alle esigenze del momento, selezionando una o più “architetture cloud” in combinazione tra loro. Di fatto è possibile accedere ai servizi di cloud computing tramite i suoi paradigmi:

  • Infrastructure as a service, IaaS, ovvero l’uso dell’infrastruttura IT, server e macchine virtuali, risorse di archiviazione, reti e sistemi operativi, di un provider di servizi cloud con pagamento in base al consumo;
  • Platform as a Service, PaaS, che consiste in servizi di cloud computing che forniscono un ambiente su richiesta per lo sviluppo, il test, la distribuzione e la gestione di applicazioni software, il tutto finalizzato a creare in modo più semplice e rapido app Web o per dispositivi mobili e IoT, senza doversi preoccupare della configurazione o della gestione dell’infrastruttura di server sottostante, della rete di archiviazione e dei database necessari per lo sviluppo;
  • Software as a Service, software come un servizio, SaaS, in cui i provider di servizi cloud ospitano e gestiscono l’applicazione software e l’infrastruttura sottostante e si occupano delle attività di manutenzione.

In tale prospettiva sarà sempre più rilevante il ruolo del Cloud Computing riconosciuto per essere una delle tecnologie abilitanti l’industria 4.o in grado di erogare, memorizzare ed elaborare informazioni sfruttando risorse software e hardware distribuite geograficamente, offrendo un nuovo modo di destinare i servizi alle aziende.

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