Si può fare Transizione Ecologica senza quella Digitale?

Si può fare Transizione Ecologica senza quella Digitale?

L’inquinamento e la disponibilità limitata di risorse causano una pressione sempre più allarmante sull’ecosistema globale e sulla volatilità dei prezzi delle materie prime.

Come ri-orientare il modello produttivo in una prospettiva orientata all’economia circolare? Il settore manifatturiero svolge molteplici ruoli chiave, dall’introduzione dell’innovazione di processo al miglioramento dei prodotti, al cambiamento delle abitudini di consumo.

L’industria 4.0 contribuisce alle previsioni ed alla gestione dell’intera filiera. L’innovazione tecnologica ha un ruolo chiave nello sviluppo della capacità delle aziende competitive di rimanere sul mercato, per snellire e rendere dinamici i loro processi.

I sistemi autonomi e all’avanguardia nell’interazione uomo-macchina, puntano sull’eliminazione delle inefficienze e sul miglioramento della produzione e della qualità.

Nel 2019, la Commissione Europea ha lanciato il progetto “Green New Deal”, attraverso un piano di investimenti, che puntava ad un modello di transizione ecologica dove l’Europa assumesse un ruolo di leadership, per la riduzione dell’impatto climatico 0, entro il 2050, sostenendo la competitività e la sostenibilità dell’industria Europea.

La proposta fa leva sui settori strategici del Piano d’Azione, come l’energia, l’elettronica e la plastica. I Paesi europei che guidano la classifica in termini di transizione ecologica  sono:  i Paesi Bassi (29,9%), la Francia (18,6%), il Belgio (17,8%) il Regno Unito (17,8%), seguiti dall’Italia (17,7%).

(Circular Economy Network, ENEA, 2020).

I “prodotti e processi sostenibili digitali” potrebbero soddisfare i bisogni umani,  semplificando i flussi di processo in modo più intelligente, con conseguente riduzione dei tempi, degli sprechi e dell’esaurimento delle risorse.

In questo senso, si potrebbero analizzare i dati dei prodotti con  diversi cicli di vita, per permetterne lo smontaggio e il recupero delle parti, per ottimizzarne l’uso in modo compatibile con le proprietà tecniche dei materiali.

La digitalizzazione della filiera attraverso l’integrazione delle nuove tecnologie, per esempio nella logistica rappresenta un contributo essenziale per la realizzazione della gestione sostenibile dalla culla alla culla.

Le tecnologie digitali consentono lo scambio sistematico di informazioni in tempo reale tra utenti, macchine e sistemi gestionali, con l’obiettivo di alimentare un ambiente digitale diffuso interattivo. Gli investimenti nelle infrastrutture digitali sono necessari per consentire la diffusione di servizi e tecnologie digitali non solo attraverso l’Europa, ma ovunque.

Uno dei principali vantaggi della digitalizzazione sulla sostenibilità è costituito dalla de-materializzazione di tutte le attività fisiche e dalla riconfigurazione della catena del valore.

D’altra parte l’IIoT e  la raccolta intelligente di dati facilita l’analisi dell’impatto ambientale (come Life Cycle Assessment) e supporta quella economico e sociale.

Le aziende e le imprese di ogni settore, dalla manifattura alle costruzioni e all’infrastruttura, attraverso l’innovazione tecnologica hanno di fronte un grande ventaglio di opportunità.

Gli incentivi e le agevolazioni per la transizione digitale e il Piano nazionale Transizione 4.0 del Mise, rappresentano ulteriori possibilità da sfruttare al meglio.

Key4 svolge un servizio di consulenza tecnica per le aziende supportandole durante tutto il processo per l’ottenimento delle agevolazioni.
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