L’Industria 5.0: creare valore aggiunto attraverso la cooperazione tra macchine ed esseri umani

La cooperazione tra macchine ed esseri umani come modello d’impresa, con il fine di dare un valore aggiunto alla produzione ricercando e portando alla creazione di prodotti personalizzati che rispettino l’ecosistema e le esigenze dei consumatori: è questa l’idea che sta alla base dell’Industria 5.0.

Il nuovo principio, che supera l’industria 4.0, ovvero tutto ciò che riguarda l’utilizzo di macchinari connessi – Internet of Things – raccolta e analisi delle informazioni per attivare processi di “machine learning”, la possibilità di una gestione più flessibile del ciclo produttivo e di un miglioramento dell’interazione tra uomo e macchina, è stato già definito dalla Commissione europea nel paper ‘Industry 5.0: verso una industria europea sostenibile, human centric e resiliente’: “L’Industria 5.0 riconosce il potere dell’industria di raggiungere obiettivi sociali al di là dei posti di lavoro e della crescita per diventare un fornitore di prosperità resiliente, facendo sì che la produzione rispetti i limiti del nostro pianeta e mettendo il benessere dei lavoratori al centro del processo di produzione”.

Secondo l’Unione Europea, “Industria 5.0 è in grado di apportare benefici all’industria, ai lavoratori e alla società”, con un approccio human centric, con l’uomo, e il suo benessere, al centro. 

Ma secondo la vision della Commissione, se applicate correttamente, qualsiasi soluzione innovativa permette di rendere i luoghi di lavoro più inclusivi e sicuri per i lavoratori, oltre ad aumentare la loro soddisfazione e il benessere.

Il nuovo processo definisce l’utilizzo della tecnologia al fine di non violare i diritti fondamentali dei lavoratori: diritto alla privacy, autonomia e dignità umana.

Oltre alla sostenibilità sociale, l’ Industria 5.0 sottolinea la sostenibilità ambientale. I sistemi di produzione incentrati su energie rinnovabili e processi circolari per la riduzione e il riutilizzo degli scarti sono il fondamento dell’Industria 5.0.

L’obiettivo è quello di ridurre un 55% le emissioni di carbonio per il 2030, la Commissione Europea segnala nel suo paper che l’industria deve essere sostenibile per rispettare i limiti del Pianeta.

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