I ROBOT COLLABORATIVI: LA NUOVA TECNOLOGIA DELL’INDUSTRIA 4.0

Industria 4.0 e cobot: un binomio di successo

I robot collaborativi, o CoBot, sono dei robot progettati per lavorare side to side con gli operatori in maniera sicura e permettendo lo scambio di informazioni con l’operatore stesso – in maniera, detta appunto, collaborativa. I robot collaborativi (cobot) sono una delle tecnologie abilitanti l’industria 4.0 utili quando si necessita un maggior controllo sulle attività dei processi produttivi aziendali.

Nell’ottica in cui le imprese, necessitano di evolvere i propri sistemi di automazione e controllo, i robot collaborativi, diventano un elemento essenziale e al tempo stesso conveniente sotto diversi aspetti:

  • flessibilità;
  • sicurezza;
  • facilità di utilizzo.

Rispetto a questa tecnologia sempre più manifesta all’interno delle imprese, è bene fare una precisazione sul rapporto robot-umano. Nella fattispecie, è importante notare quanto, i robot collaborativi, rendono più veloci i processi industriali più ripetitivi. Questo approccio permette ai reparti produttivi di assegnare al personale compiti più gradevoli, creando mansioni ricche di nuove sfide e apportando valore all’azienda.

Le evoluzioni dei robot collaborativi

I robot collaborativi industriali classici esistono da circa 60 anni ma in passato sono sempre stati utilizzati in ambienti protetti e non accessibili dall’essere umano durante il loro funzionamento. Inoltre la programmazione di un robot ha sempre richiesto la necessità di acquisire skills di programmazione abbastanza elevati e tempi di sviluppo abbastanza lunghi. Il programma generato risultava altamente ottimizzato per la specifica operazione, ma allo stesso tempo rigido e poco flessibile ai cambiamenti dell’ambiente di lavoro.

I CoBot nascono dalla necessità del mercato di avere un prodotto collaborativo, flessibile, accessibile ed implementabile in tempi brevi senza necessariamente avere conoscenze di programmazione elevate.

Cobot

Quali sono i vantaggi derivanti dall’utilizzo dei robot collaborativi industriali?

  • L’investimento è ridotto, a partire da 15k circa e garantisce un ritorno dell’investimento in un arco temporale inferiore ad un anno nella maggior parte dei casi;
  • Il tempo medio di messa in funzione è abbattuto, da settimane a poche ore, evitando costosi fermi di produzione;
  • Impatto minimo del layout di produzione grazie alle dimensioni contenute;
  • Facilmente scalabile, può essere adottato a livello aziendale per step;
  • Facile da programmare e ri-programmare, altamente flessibile ai cambiamenti.

Chiamati anche co-robot, si tratta quindi di macchinari intelligenti, che sono in grado di interagire e collaborare con i dipendenti umani all’interno di un unico spazio di lavoro condiviso.

I cobot sono stati adottati dall’industria in maniera crescente negli ultimi 6-7 anni, al punto che nel 2016 l’ Organizzazione internazionale per la normazione (ISO) ha redatto lo standard ISO/TS 15066 che stabilisce i requisiti di sicurezza delle unità collaborative. Le modalità collaborative comprendono la possibilità di accesso continuo allo spazio di lavoro in assenza di contatti pericolosi e la possibilità di interazione fisica con il sistema robotizzato con contatti volontari o accidentali.

Per tutti i motivi elencati, i cobot incontrano tutti i principi dell’Industria 4.0, ne rappresentano una tecnologia abilitante e si integrano facilmente con la simulazione dei processi, AI (intelligenza artificiale), IoT (Internet of Things), Big Data, Autonomousvehicle (AGV) e rispettano i principi di Lean Robotics.

Lascia un commento