IL CAMERINO VIRTUALE PER L’AZIENDA TESSILE DEL FUTURO

Moda e tecnologia: quali sono le evoluzioni del settore?

Il connubio moda-tecnologia è diventato un elemento trainante di un sistema in continua evoluzione che cerca di soddisfare le richieste di una clientela con chiare aspettative ed esigenze che possono essere appagate soltanto da un’offerta di prodotti sempre più competitivi ed innovativi. E’necessario analizzare e valutare le potenzialità innovative che offre oggi il mercato 4.0, ovvero soluzioni, come la creazione di un camerino virtuale, diventate abilitanti e accessibili anche dalla piccola e media impresa.

Tra le sfide che le aziende tessili del futuro si troveranno ad affrontare, ci sono,infatti, flessibilità e tempestività nel rispondere alle domande dei clienti. Questi aspetti si sposano con le esigenze di fasonisti, confezioni e aziende tessili di qualsiasi genere, da giacche e pantaloni fino a gonne e abiti da sposa.

Spessissimo le imprese si ritrovano a lavorare con le richieste da realizzare su misura per i clienti o con la diversità e complessità della conversione delle taglie tra Paesi diversi, problematiche affrontabili e risolvibili con soluzioni ormai accessibili, come il camerino virtuale.

Per ottemperare a tali criticità, ridurre il time-to-market, i resi merce e rispondere con precisione alle richieste su misura della clientela, le aziende possono approcciarsi a strumenti moderni 4.0. per la creazione, ad esempio di un camerino virtuale. Tali tecnologie permettono di perseguire un’ottimizzazione dei processi aziendali mediante l’uso di concept-model supportati dalla tecnica della realtà aumentata. Tale obiettivo può essere perseguito mediante la costruzione di un camerino virtuale.

Camerino virtuale

Imprese della moda e realtà aumentata

Analizziamo insieme quali sono le attività che dovrebbe svolgere un’impresa che vuole realizzare un investimento in realtà aumentata.

Durante le prime fasi di lavoro, l’impresa, supportata da buoni consulenti 4.0 o da un buon innovation manager, deve deciderese sviluppare da zero o adattare e come adattare, in base alle proprie specifiche, il giusto software di acquisizione dati.

Si consigliano soluzioni che possano lavorare anche in markerless (con oggetti privi di marker), che consentono, quindi, il gesturetraking. Una funzionalitàche permette all’utente di interagire con l’applicazione 3D tramite gesti (come software consumer installati su telefoni Samsung, o Sony).

Lavorando con i marker il risultato che si avrebbe, sarebbe di visionare l’oggetto virtuale nella scena reale.Tale scelta potrebbe essere presa per combinare le funzionalità di un sistema di gesturetraking con uno che utilizza marker.

Un sistema completo di realtà aumentata per la realizzazione di un camerino virtualefunzionale, si baserebbe, infatti, sull’utilizzo contemporaneo di:

marker al fine di posizionare l’oggetto virtuale nella scena reale;

gesture tracking al fine di consentire una interazione con l’applicazione tramite gesti.

L’integrazione di queste due funzionalità consentirebbe all’utente finale, di indossare virtualmente un capo e poter interagire con l’applicazione a distanza attraverso i gesti e quindi senza doversi spostare fisicamente per raggiungere il mouse o la tastiera.

L’utente, con l’utilizzo di un camerino virtuale, quindi, vivrebbe un’esperienza più completa e vicina a quello che si avrebbe all’interno di un negozio fisico, aiutandolo nella scelta del prodotto più consono a lui.

Ma cosa si intende per marker e in cosa si differenzia concretamente dalla tecnologia QrCode?

Sostanzialmente, è un’immagine a comportarsi da marker, successivamente è il sistema software che sarà chiamato a rilevarlo con il fine di generare dei contenuti virtuali. Sono le tecnologie software moderne che permettono il buon completamento dell’operazione di lettura di un’immagine, trasformando in marker qualsiasi tipo di immagine a scelta del cliente, che questa possa essere l’immagine di una giacca, di una camicia o di un pantalone. Inserire grafiche specifiche sugli oggetti perché i software 3d possano riconoscerli, non è più necessario, rendendocosi obsoleti iQRcode.

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