Il percorso evolutivo dell’Industria 4.0 è quello di connettere risorse, servizi e persone integrando l’informazione attraverso i diversi livelli del processo produttivo sulla base dei Cyber Physical Systems (CPS) e dell’Internet of Things (IoT).
L’Industrial Internet of Things collega ogni oggetto fisico attraverso una rete internet ad una sua contropartita nel mondo digitale. Gli oggetti intelligenti comunicano la loro identificazione, localizzazione, diagnosi di stato, acquisizione di dati, elaborazione, attuazione a reti intelligenti (aperte, standard e multifunzionali).
Il Piano Industria 4.0, attraverso questa acquisizione intelligente dei dati, permette una maggiore flessibilità della produzione. Secondo le indagini statistiche, per il 47% delle imprese che hanno adottato le tecnologie 4.0, c’è stato un incremento della flessibilità, mentre il 38% ha visto un aumento della produttività, ed il 34% della riduzione dei tempi di progettazione. Le imprese che hanno sperimentato una riduzione delle spese di manutenzione costituiscono invece il 28%.
Quasi il 90% della tecnologia 4.0 è stata introdotta nelle imprese di grandi dimensioni e solo un 10% nelle PMI nel 2020. Gli investimenti sono stati diretti verso l’IoT Industriale, le analisi ed il cloud per il 60%.
Il PNRR, presentato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha proposto 6 missioni, che comprendono, tra le altre, l’industria 4.0 e l’economia circolare.
Nel giugno 2020, l’ISTAT ha presentato i risultati di uno studio che pone in evidenza come i comportamenti sostenibili crescono all’aumentare della dimensione dell’azienda sia per quanto riguarda l’aspetto ambientale, sia per quello legato alla sicurezza anche grazie alla tecnologia intelligente, grazie a sensori, attuatori ed software in grado di raccogliere, elaborare e distribuire i dati del mondo fisico a quello digitale.
L’ integrazione orizzontale (tra aziende della stessa supply chain) e verticale (intra-aziendale) è possibile attraverso i CPS e all’IoT. Questo costante collegamento di prodotti, processi e infrastrutture trasforma le catene di valore rigide in reti altamente flessibili.
La flessibilità e l’efficienza dei processi, il risparmio energetico e di materie prime attraverso l’uso di sensori e microchip è monitorato. La vita utile del prodotto o del macchinario viene estesa grazie alla capacità di previsione di possibili guasti e malfunzionamenti.