PARLIAMO DEI SISTEMI TRASLO NEL CASO STUDIO FOREL

I traslo-elevatori sono l’unico mezzo di movimentazione utilizzabile nei magazzini automatici intensivi e si occupano del prelievo e dello stoccaggio automatico di unità di carico.

Questa tipologia di magazzini consiste in una serie di scaffalature bi-frontali separate da stretti corridoi che consentono elevati indici di sfruttamento superficiale e volumetrico.

Solitamente è previsto un trasloelevatore per ogni corridoio ma è possibile che gestisca anche più corridoi, quando la movimentazione dei materiali è bassa ma si richiede uno stoccaggio intensivo, grazie ad appositi sistemi di cambio corsia.

I trasloelevatori sono sostanzialmente costituiti da un pianale, dotato di forche telescopiche, in cui vi si posiziona l’udc, che scorre lungo una o due colonne portanti.

Viene utilizzata una colonna quando i carichi sono leggeri, mentre vengono utilizzate due colonne per carichi pesanti e/o carichi ingombranti.

La colonna è guidata da un profilo di guida alla sommità ed è fissata ad una trave inferiore con ruota motrice che scorre su rotaie.

È dotato di due motori indipendenti: uno per l’elevazione del pianale, ed uno per la traslazione.

I movimenti lungo i corridoi ed in altezza del pianale, possono avvenire in contemporanea, e ciò ottimizza i tempi di movimentazione ma, la movimentazione delle forche, e quindi dell’udc, avviene solo quando il trasloelevatore è fermo.

Infine, sono dotati di un’apposita piattaforma per le possibili operazioni di manutenzione.

Non esiste una formula per decidere se e quando e vantaggioso avere un magazzino completamente automatico.

Ogni azienda ha esigenze proprie e i suoi obiettivi sono strettamente legati al tipo di produzione.

Il magazzino è l’ultima fase di modernizzazione dell’azienda, più è alto il grado di automazione delle linee di produzione più sarà sentito il problema dell’automazione dei trasporti interni e del magazzino.

L’esigenza più comune per cui è opportuno investire in un magazzino automatico è aver un’alta densità di riempimenti di un locale andandone quindi a sfruttare al meglio l’altezza servendoci di trasloelevatori.

I trasloelevatori sono semiautomatici o addirittura automatici programmandoli nel portare un pezzo da un punto all’altro.

 

Magazzini e centri di distribuzione svolgono un ruolo molto importante nella supply-chain; quindi, ridurre al minimo il tempo di risposta è un obiettivo fondamentale.

Infatti, migliorare il tempo di risposta, significa ottimizzare la reattività e la capacità di flusso del sistema. In un magazzino, ci sono quattro decisioni progettuali principali che influenzano il tempo di risposta di un sistema di stoccaggio di unità di carico

  • dimensioni del sistema di stoccaggio;
  • criterio di allocazione della merce;
  • la politica di recupero;
  • posizione del punto di Input/Output-

Prima di essere prelevati, gli articoli devono essere allocati in una postazione di stoccaggio in modo ottimizzare il più possibile il tempo di risposta.

L’allocazione può essere fatta con vari metodi e regole, a seconda di quale strategia di prelievo si voglia implementare nel magazzino.

La progettazione di un magazzino è un esercizio decisamente complesso che può dar luogo a soluzioni molto diverse tra loro, ognuna di queste composte da un profilo organizzativo, procedurale e tecnologico. Una completa definizione dei dati di progetto e una successiva analisi, permettono di orientarsi verso la scelta della soluzione giusta da applicare.

In tali sistemi, diversi componenti del sistema possono muoversi nello spazio tridimensionale.

TIPI DI FORCHE:

Sono diversi gli aspetti da prendere in considerazione nella scelta del carrello elevatore adatto alle nostre esigenze. Per una scelta puntuale è corretto valutare dal punto di vista delle forche facenti parte del traslo. Questa parte dei carrelli elevatori è da prendere in considerazione perché abbinare il nostro carrello elevatore di forche inadatte alle merci che andremo a spostare ed alle infrastrutture installate nel nostro magazzino potrebbe arrecarci seri danni economici.

LA CAPACITA’ DI SOLLEVAMENTO DEL CARRELLO ELEVATORE

Ogni carrello elevatore ha una propria capacità di sollevamento che va presa in considerazione come primo aspetto nella scelta delle forche adatte; ad esempio, se il nostro carrello elevatore può sollevare 750 kg, le forche dovranno avere la stessa capacità di sollevamento.

LA LUNGHEZZA DELLE FORCHE DEL MULETTO

Il corretto sostegno è garantito sulla base delle misure delle merci che il nostro muletto andrà a spostare.

Se nella nostra attività vengono mobilitati Europallet, sappiamo già che le forche che andremo a scegliere per il nostro carrello elevatore dovranno avere una lunghezza minima di 1200mm. Nel caso si movimentino carichi lunghi saltuariamente, si possono dotare le forche delle prolunghe accessorie, la cui lunghezza non deve mai superare i 2/3 della lunghezza delle forche.

Se nella nostra attività le forche della nostra macchina hanno spesso a che fare con materiali scivolosi o metallici, si possono applicare su di esse delle coperture magnetiche con rivestimento in gomma; oppure se abbiamo bisogno di conoscere il peso della merce al momento del sollevamento, si possono scegliere le forche con bilancia incorporata. E ancora se abbiamo la necessità di sollevare un pallet doppio o due pallet senza dover per forza cambiare le forche, le forche telescopiche saranno quelle adatte

IL MODELLO DI FORCHE PER IL MIO CARRELLO ELEVATORE

E’ nel libretto del muletto che viene indicato Il modello di forche adatto al nostro carrello elevatore ed è determinato anche dall’altezza della piastra portaforche, soprattutto per quanto riguarda determinate tipologie di forche, nello specifico:

  • Le forche FEM standard sono disponibili per 5 diverse altezze di piastra portaforche ed ognuna con 2 varianti con differenti distanze tra il suolo e la parte interna del tallone della forca del carrello elevatore.
  • Se invece parliamo di forche non standard FEM, saranno da esaminare attentamente sia la misura del “drop” che quella della piastra portaforche del muletto.

CASO FOREL

I traslo sono fondamentali quindi per ottimizzare tutte le dimensioni del sistema di stoccaggio, andando ad allocare la merce e minimizzando i tempi di risposta.

Key4 si è avvalsa delle migliori tecnologie per la progettazione e realizzazione di un nuovo polo logistico per il cliente Forel attivo nel settore della fornitura materiale elettrico

 

È in fase di realizzazione un nuovo capannone industriale di circa 3000m2 per cui è stata riprogettata l’intera logistica interna

  • Sono stati definiti – tramite simulazione – tutti i processi di lavoro e stoccaggio merci;
  • Verranno implementate tecnologie all’avanguardia quali sistema automatico a trasloelevatore per stoccaggio Bobine cavi e Pallet per un totale di 1900 posti

 

Quest’area coincide con il magazzino pallet/bobine a trasloelevatore, collocato come in figura.

 

 

Contattaci, i nostri esperti saranno lieti di rispondere a tutti i tuoi quesiti!

 

 

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